I giochi fanno felici i bambini ed oltre questo sono anche capaci di farli crescere. Sono educativi e divertenti e i genitori devono prestare sempre molta attenzione nella loro scelta.
Seguendo qualche piccola regola riusciranno alla perfezione in questo arduo compito. Prima di ogni cosa i giochi devono essere adeguati all’età del bambino, questo perché lui/lei deve sentirsi sempre capace di divertirsi e mai sentirsi inadeguato e frustrato. Comprare, ad esempio, una costruzione molto complessa e difficile da montare è inutile. Il bambino non si divertirà e non riuscirà nello scopo, ovvero costruire qualcosa. La fantasia deve essere sempre stimolata, per quanto i giocattoli possano essere semplici e neutri. I bambini devono avere idee, provare emozioni e desiderare. Non necessariamente i giochi devono essere differenziati in base al sesso, deve essere sempre il bambino a scegliere. Deve seguire le sue inclinazioni e preferenze.
Gli imperdibili sono i giochi adatti a lui/lei, da abbracciare, in scatola o per fantasticare. Scopri quello più adatto.
I giochi da abbracciare
Nel primo anno di vita il bambino sviluppa una sorta di affetto verso i giochi, questo perché attraversa la fase “transazionale”. In questa fase il bambino si trova a dover “fare i conti” con l’assenza della mamma e quindi sposta il suo bisogno di affetto su un oggetto, che può essere un orsacchiotto, un bambolotto o una copertina. Il giocattolo diventa il collegamento tra il legame reale con la mamma e quello immaginato. È necessario che i bambini vivano a pieno questa fase e che i genitori non sviluppino preoccupazione alcuna. Ovviamente questo attaccamento non dura per sempre, ma è necessario assecondare i loro tempi.
Dopo questa fase in cui il bambino utilizza il gioco come sostituto del contatto con la mamma si affaccia ad una fase più complessa durante la quale attraverso i giochi stimola la creatività, la socializzazione, la consapevolezza e la conoscenza di sé. Inoltre durante il gioco il bambino diventa capace di elaborare, comprendere e contenere le proprie emozioni. Il bambino cresce e sviluppa le sue competenze, osservando il mondo attorno a sé e imitando il comportamento degli adulti. È qui che il bambino/a inizia a giocare con le bambole e a prendersi cura di loro. In questo modo il bambino sviluppa anche la percezione dell’amore che viene dato a lui.
Giochi in scatola
Come abbiamo già accennato il gioco è un tassello fondamentale nella crescita del bambino. In giochi da tavolo sono quelli che più contribuiscono alla sua crescita e alla sua intelligenza. Ad oggi sono sempre di più i genitori che cercano per i loro bambini un divertimento diverso, che possa essere soprattutto utile e catturare la loro attenzione. La sfida è ardua, viste le sempre più invasive tecnologie moderne, ma il mercato offre tanto. Tramite i giochi in scatola è possibile sviluppare un pensiero logico, la socializzazione e il problem solving. Sono giochi perfetti per arricchire i pomeriggi invernali e autunnali e capaci di ridare il piacere di stare in famiglia e con gli amici.
I giochi da tavolo, anche chiamati giochi di società, aiutano a formare nuove forme mentali ed hanno effetti positivi sul cervello, lo allenano. Il professor Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente Assomensana (un’associazione di neuropsicologi che si occupa di ricerca anti-aging cerebrale): “I giochi da tavolo, compresi quelle con le carte, ma con più di due giocatori, arricchiscono le reti neurali, ovvero i legami tra le cellule, e stimolano i neuroni a prendere contatti tra loro, accrescendo importanti “riserve” del cervello”. Un recente studio, condotto al Max Planck Institute di Berlino, ha messo in evidenza come il gioco aumenta la capacità di pianificazione, memoria, attenzione e ragionamento”.
Tra i principali benefici dei giochi da tavolo c’è quello di far mantenere a lungo la concentrazione e quindi il buon funzionamento cognitivo. Grazie ai giochi da tavolo si coinvolgono la memoria verbale e quella visiva, necessarie per mantenere gli schemi di gioco, prevedere le mosse degli avversari, progettare le mosse successive e ragionare sullo svolgimento di tutte queste attività.
Prima di tutto, però, c’è la socializzazione che è la prima responsabile dello sviluppo di diverse funzioni. Chi ha diverse relazioni sociali mantiene più a lungo funzioni cognitive come il linguaggio, la memoria, il ragionamento ed è meno soggetto a malattie neurodegenerative.
Giochi per fantasticare
I giochi dell’infanzia sono molto spesso caratterizzati dalla fantasia, uno strumento molto potente che ci rende capaci di aprire la mente a mondi inesistenti. La fantasia si manifesta sin da bambini, quando iniziano a sognare ad occhi aperti ed immaginano un mondo tutto loro dove sognano di volare, di poter muovere gli oggetti nella stanza, di poter correre alla velocità della luce. In questo contesto si inseriscono gli amici immaginari che secondo Marjorie Taylor, docente di psicologia all’Università dell’Oregon, “hanno un ruolo salutare nello sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini”.
Oltre l’amico immaginario ci sono tanti altri tipi di gioco che offrono al bambino la possibilità di andare oltre i propri limiti. È sulle ali della fantasia che alcuni giochi diventano cari ai bambini che si divertono a fare i genitori, a volare nello spazio, a praticare un mestiere.
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